mercoledì 11 settembre 2019

Sagra dei funghi del 2019 a Cusano Mutri (BN)





UNA GRANDE KERMESSE DI FINE ESTATE


Dal 20 settembre al 6 ottobre 2019


Naturalmente risulta molto curato l’aspetto gastronomico, con le più svariate pietanze a base di funghi.
Ma la “sagra” non è solo gastronomia. Ad essa viene abbinata una vasta “mostra mercato”, che è sempre più ricca e interessante ed è molto visitata.
Non mancano intrattenimenti, con musica e spettacoli, anche itineranti nelle vie e le piazze.
Molto apprezzata da turisti e visitatori è anche la possibilità di ammirare un ambiente naturale montano d’eccezione.

















Come ogni anno, a Cusano Mutri la “Sagra dei funghi” si tiene a cavallo tra l’ultima settimana di settembre e la prima decade di ottobre, e quest’anno esattamente da venerdì 21 settembre a domenica 7 ottobre.  
Giunta quest’anno alla 40ª edizione (ossia da 40 anni), la nota kermesse cusanese di fine estate nel corso degli anni è stata potenziata dal punto di vista organizzativo.

Ciò ha consentito di accogliere un numero sempre più grande di visitatori, tanto da diventare famosa anche fuori regione.


Cartina stradale che rende più facile, per coloro che vengono da lontano, l’arrivo a Cusano Mutri. 




  Il porcino (boletus edulis) è sicuramente il fungo più conosciuto e ricercato tra quelli spontanei commestibili.


Il porcino ha odore intenso e assai gradevole, sapore squisito, aromatico.

       È un fungo estivo - autunnale.  Piuttosto comune, cresce sia in boschi di conifere sia di latifoglie.
Sui monti del Matese (dove si trova Cusano Mutri) il porcino predilige i boschi di Faggio e di Castagno. 

   Forse non tutti sanno che i porcini nome scientifico Boletus edulis - erano noti già ai Romani che li chiamavano "suillus", ossia "porcellini", termine dal quale deriva la parola “porcino”. 
    In dialetto di Cusano Mutri ancora oggi il porcino viene chiamato sigl' (proprio dall'antichissimo termine "suillus").



       La mazza di tamburo (Macrolepiota procera), volgarmente conosciuta anche come ombrellone, puppola, bubbola maggiore, è uno dei più vistosi, conosciuti ed apprezzati funghi commestibili.




Il cappello della “mazza di tamburo  è inizialmente sferoidale, poi convesso, infine piano a maturità.




L’ovulo o ovulo buono (Amanita Caesarea) è uno dei funghi più ricercati ed anche più costosi.


      Anche il “gallinaccio” (Cantharellus cibarius)detto pure finferlo, galletto, è uno dei fughi  più conosciuti e apprezzati.

       Il “gallinaccio” si presta bene alla conservazione, sia sotto aceto che essiccato. In quest'ultimo modo viene utilizzato per condire varie pietanze o altri funghi, per tale ragione è detto "il prezzemolo dei funghi".


Uno dei vari punti di vendita dei funghi.


Musica folkloristica itinerante in giro per il paese tra la folla di turisti e visitatori.

Spettacoli itineranti durante la sagra







Spettacoli itineranti durante la sagra


Preparazione in piazza di caldarroste

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  Preparazione in piazza anche di pannocchie arrostite.  Immagini di precedenti edizioni della "sagra".

Alcuni dei tanti e svariati prodotti dell’artigianato locale.






Miele locale - Immagini di precedenti edizioni della "sagra".



Panorama estivo della valle di Cusano Mutri -  foto di Mario Di Biase


Cusano Mutri (BN) – Il borgo medioevale visto da Ovest, sullo sfondo del Monte Civita di Pietraroja dove, intorno al 1980, fu rinvenuto il celeberrimo “Scipionyx samniticus”, meglio noto come “Ciro”, fossile di dinosauro famoso in tutto il mondo.


Cusano Mutri (BN) - Il borgo medioevale sullo sfondo del Monte Mutria, che con i suoi 1.823 m s.l.m è la cima più alta della provincia di Benevento.


Panorama invernale da Sud di Cusano Mutri (BN). 
In inverno la neve spesso imbianca per lunghi periodi le cime dei monti che circondano la valle di Cusano M., che si trova nel massiccio montagnoso del Matese.
A volte la neve cade abbondante anche nella valle. 



Come ogni anno, a Cusano Mutri la “Sagra dei funghi” si tiene a cavallo tra l’ultima settimana di settembre e la prima decade di ottobre, e quest’anno esattamente da venerdì 22 settembre a domenica 8 ottobre.  
Giunta quest’anno alla 39ª edizione (ossia da 39 anni), la nota kermesse cusanese di fine estate nel corso degli anni è stata potenziata dal punto di vista organizzativo.
Ciò ha consentito di accogliere un numero sempre più grande di visitatori, tanto da diventare famosa anche fuori regione.
Molto apprezzata da turisti e visitatori è anche la possibilità di ammirare un ambiente naturale montano d’eccezione, con:
  -    escursioni guidate alle “Forre di Lavello” e lungo i sentieri più caratteristici lungo il fiume Titerno;
-    passeggiate lungo il sentiero del Monte Calvario, alla cui sommità si trova l’omonima chiesetta; dal suo sagrato si può ammirare un vasto e assai gradevole panorama;
-    il percorso avventura nelle “Gole di Caccaviola” (da acqua viola), un sito naturalistico unico al mondo, posto nel canyon a monte di “Fontana Stritto”;
-    il sentiero del Salto dell’orso: si parte dall’area della “sagra” in fuoristrada per percorrere una strada panoramica mozzafiato e si prosegue a piedi, per ammirare, da una terrazza posta a mezza altezza, una straordinaria cascata naturale di trenta metri;
-    le miniere di bauxite (minerale da cui anche qui si estraeva l’alluminio): muniti di caschi e stivali, si percorrono i tortuosi cunicoli dove fino ai primi anni del Novecento lavoravano i minatori;
-    lanci con il parapendio per planare al centro della conca cusanese dal “Monte Civita di Cusano”, che s’innalza imponente di fronte a “Fontana Stritto”, a pochi chilometri da centro abitato, in direzione Nord-Est.
Il parcheggio delle auto, visto l'enorme afflusso di visitatori, ha sempre richiesto un’attenzione particolare da parte degli organizzatori. Così vengono fatte parcheggiare le auto soprattutto nella zona del campo sportivo, per l’occasione illuminato durante le ore notturne, dal quale gli automobilisti raggiungono il centro abitato con un efficiente ed ininterrotto servizio navetta svolto da alcuni pullman.
Peraltro i parcheggi sono custoditi e ciò è molto apprezzato dai visitatori che, così, possono godersi in tutta tranquillità la loro permanenza nei luoghi della “sagra”, visto che le loro auto sono ben sistemate e al sicuro.

Emidio Civitillo 



E-mail: emidiocivitillo@gmail.com

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