Festa del grano 2013 a Casali di Faicchio (BN)
Dimostrazione pratica di come si mieteva una volta con la falce. |
Musica e canti popolari durante la manifestazione |
Cartina stradale che aiuta a raggiungere più facilmente Faicchio in provincia di Benevento |
Stand durante la manifestazione
- dall’aratura alla semina,
- dalla mietitura alla trebbiatura,
- dalla trasformazione del seme in farina a prodotti come pane e pasta, che sono alla base della salutare dieta mediterranea, famosa in tutto il mondo, e ai tanti altri prodotti derivanti da tale trasformazione, che deliziano il palato e allietano le nostre tavole.
Tutto il ciclo viene rappresentato da scene tipiche della vita agreste di un tempo, che creeranno un’atmosfera particolare e coinvolgente.
Aratura con bovini prima della semina del grano. |
Mietitura del grano a mano con la falce. Così si è sempre fatto fino a pochi decenni fa. |
Durante la mietitura si faceva colazione nel campo.
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Mietitrice meccanica, di epoca piuttosto recente. |
Semina del grano con mezzi meccanici.
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I muli,
muniti di bardatura, sono stati molto utilizzati anche per il trasporto dei
covoni di grano.
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È stato un
animale diffuso fino a pochi decenni fa. Ancora oggi lo si vede talvolta utilizzato
specialmente
dove non esistono strade rotabili.
Robusto, ha passo
lento e sicuro ed è capace di trasportare pesi rilevanti anche per luoghi
impervi, come lungo i pendii montagnosi.
Le persone anziane faranno un passo indietro nel tempo, ricorderanno momenti della loro giovinezza, mentre per i bambini e i giovani sarà un vero e proprio percorso didattico e la possibilità di vivere esperienze uniche consolidando il legame generazionale.
I quattro giorni della Festa del Grano 2013 saranno storia, cultura, folklore, alla riscoperta
e alla difesa del valore della terra e dei suoi prodotti.
Primordiale trebbiatura del grano, che veniva battuto con la
mazza per separare i chicchi dalla paglia.
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Fino alla prima metà del secolo scorso, non è stata infrequente la trebbiatura del grano con il calpestio dei cavali, come in questa foto del 1935.
Ecco una delle prime trebbie a venir azionata da un motore a scoppio.
Aveva dimensioni molto ridotte rispetto a quelle che furono realizzate
successivamente. Veniva trasportata a spalla da 4 persone.
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Quando venivano utilizzate le prime trebbie a motore, era
poi utilizzato anche il ventilatore a
mano (qui nella foto) che serviva a separare i chicchi di grano dalla
pula.
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Trebbia azionata da un motore a vapore, che funzionava a
carbone fossile.
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Mietitrebbia, macchina più recente di quelle viste innanzi. |
Essendo una “festa”, durante la manifestazione, la cui organizzazione viene curata dalla Pro Loco Casali di Faicchio, non mancheranno intrattenimenti musicali per rendere ancora più festosa l’atmosfera.
Saranno anche allestiti stand gastronomici, che consentiranno di gustare gli antichi sapori di una volta grazie ai piatti tipici tramandati di generazione in generazione.
Inoltre sono previsti:
–
Una
fiera espositiva di attrezzature agricole e prodotti tipici.
–
Un
convegno su “Agricoltura e Ambiente,
risorse per lo sviluppo del nostro territorio”.
–
La
rappresentazione del processo dell’aratura e della semina del grano dagli anni
50 ad oggi.
– La rievocazione della mietitura e della trebbiatura del grano dagli anni 50 ai giorni nostri.
– La rievocazione della mietitura e della trebbiatura del grano dagli anni 50 ai giorni nostri.
–
Il
raduno di auto e moto d’epoca al campo sportivo con tour nella Valle Telesina e
ritorno in Piazza Annunziata per Benedizione Mezzi; infine ritorno al campo
sportivo.
–
Il
raduno di trattori d’epoca.
–
I
giochi della tradizione nella “cultura contadina”.
Dell'elemento base nell'alimentazione, il grano, di cui oggi si discute
tanto, e non solo per le necessità del Terzo Mondo, esiste una recente
trattazione: un ottimo libro di Nicolino Lombardi, preside dell’l’ISISS
di Piedimonte Matese (CE), che comprende l’Istituto Tecnico Agrario e l’Istituto
Tecnico Industriale.
Nicolino Lombardi, che si è sempre fatto
apprezzare oltre che per impegno e competenza, anche per la sua vicinanza e la
sua attenzione al mondo rurale, con il suo libro “La Battaglia del Grano, gli uomini e le macchine del Sannio”, ha
voluto (e saputo) suscitare grande attenzione per l'argomento affrontato, con una trattazione avvincente corredata da numerose immagini.
La coltivazione del frumento risale ad un'età
molto remota: 10.000 – 15.000 anni fa, ed anche prima.
Quella del grano (o meglio del pane) è una battaglia antica,
legata alla stessa sopravvivenza della specie umana, una battaglia che continua
tutt'oggi con una crisi economica che ha investito il mondo e che costringe i
popoli più ricchi a tagliare il superfluo e riduce alla fame le popolazioni più
povere.
È sostanzialmente imputabile alla fame la migrazione delle genti.
La storia, oltre a momenti di prosperità e di
floridezza, racconta di carestie e di fame, ed oggi, alla luce di quanto sta
succedendo in Italia e nel mondo, si torna a parlare di pane, ossia di
quel prodotto che da millenni
rappresenta l'alimento principale delle masse popolari, del pane che viene dal
grano e del grano che spesso è mancato.
emidiocivitillo@gmail.com
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